Mela Limoncella accessione di Cascia

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Mela Limoncella accessione di Cascia

Melo Limoncella accessione di Cascia

Melo Limoncella accessione di Cascia

Malus domestica Borkh

RISCHIO DI EROSIONE Elevato

DESCRIZIONE La pianta madre è stata rinvenuta nel comune di Cascia (PG), ma la varietà era un tempo sicuramente diffusa anche in altre zone di media ed alta collina del territorio regionale. La presenza della varietà Limoncella in Umbria è attestata dai documenti fin dalla prima metà del secolo scorso. L’accessione di Cascia rappresenta però una variante rispetto alla Limoncella classica. Il suo frutto è infatti leggermente più allungato e presenta una colorazione sulla faccia esposta al sole.
Albero di media vigoria, con portamento aperto. Frutto di piccola pezzatura di forma cilindrica, buccia di colore giallo, con un’area di sovracolore medio piccola di tonalità rosso arancio chiaro; lenticelle poche e poco visibili.

CENNI STORICI Non si conoscono le origini e la provenienza in ambito regionale di questa accessione. Il nome con cui è conosciuta localmente la collega alla varietà Limoncella. Questa è invece varietà molto nota (secondo alcuni forse già al tempo dei greci e dei romani), di origine incerta, in quanto per alcuni sarebbe varietà riconducibile alla Campania, per altri alla Sicilia. In ogni caso è ampiamente attestata e diffusa nell’Italia centro meridionale. Per l’Umbria la varietà Limoncella s.s. è attestata da diverse fonti. Federico Rossi nella sua memoria intitolata “La Frutticoltura in Umbria. Stato attuale e possibilità di estendimento” del 1942 riporta (pag. 27) la coltivazione della varietà Limoncella presso il frutteto dell’allora Regio Istituto tecnico agrario di Todi. Mentre per la Provincia di Terni la indica come una delle varietà più comunemente coltivate (pag. 65). Negli Atti del III Congresso Nazionale di Frutticoltura del 1949, nella memoria del Prof. Nino Breviglieri dal titolo “Elenco per Provincia delle varietà di melo diffuse fino al 1929, in produzione o non in produzione nel 1948 e preferenze nei nuovi impianti”, si riporta per la Provincia di Perugia che la Limoncella s.s. è, insieme alla varietà Renetta del Canadà, Conventina, Rosa Mantovana e Annurca, tra le più diffuse fino al 1929; che circa 1/10 della produzione di mele nella Provincia nel 1948 è riconducibile alla Limoncella; non indicata come inserita nei nuovi impianti. Nella stessa memoria relativamente alla Provincia di Terni si riporta che la Limoncella sensu strictu era coltivata fin dal 1929; al 1948 la sua diffusione era aumentata ed era prevista ancora in aumento in quanto preferita (insieme ad Abbondanza e Durello) per la costituzione dei nuovi impianti. L’accessione di Cascia mostra numerose elementi in comune con la Limoncella sensu strictu, alla quale può essere ricondotta. Tuttavia si evidenziano alcune differenze che ne permettono una distinzione rispetto a questa. Si ipotizza che queste differenze non fossero state in precedenza notate, o che non vi sia stato dato peso, tanto che le persone che posseggono esemplari dell’una o dell’altra tipologia le chiamano invariabilmente con lo stesso nome di Limoncella. Tale confusione (o sovrapposizione) probabilmente esisteva anche in passato, se è vero che Antonio Castori, nella sua tesi di laurea pubblicata nel 1924 (La frutticoltura nell’Umbria, pag. 49), nel dare conto di alcune delle varietà locali di melo diffuse in Umbria, riferisce a proposito della Mela Polsella o Polsola: “di media grandezza; a forma cilindrica, arrotondata leggermente, ristretta alle estremità, a buccia giallo verdognola. È chiamata anche limoncella per la sua conformazione e può riferirsi a tale tipo”.

ZONA TIPICA DI PRODUZIONE Territorio della Regione Umbria.

UTILIZZAZIONE GASTRONOMICA Varietà da consumo fresco, caratterizzata da discreta conservabilità post raccolta sia in fruttaio sia in frigorifero.


Testi tratti da “Schede Registro Regionale delle risorse genetiche autoctone della Regione Umbria”.

Aziende che custodiscono questa risorsa