Oliva Coroncina

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Oliva Coroncina

Oliva Coroncina

Oliva Coroncina

Olea europea var. Oliva Coroncina

RISCHIO DI EROSIONE: potenziale

DESCRIZIONE
Coroncina di Caldarola: una varietà da tempo radicata nel territorio dei Cinque Comuni (Caldarola, Serrapetrona, Belforte del Chienti, Camporotondo e Cessapalombo) che lotta per la sopravvivenza, nelle condizioni disagiate in cui si trova vivere: le asperità del clima, la scarsa fertilità del terreno, la tessitura sciolta. L’effetto mitigatore del lago di Caccamo offre un lieve sollievo alle avversità climatiche e garantisce una produttività tendenzialmente costante, anche se scarsa e con basse rese in olio. Albero di media vigoria con portamento espanso; chioma poco voluminosa di media densità; rami fruttiferi lunghi e poco ramificati; internodi medi; foglie di dimensioni medio-grandi ed espanse; infiorescenze di media lunghezza, a struttura piuttosto compatta ed elevata ramificazione del rachide.

CENNI STORICI
Negli antichi Statuti comunali, molti brani testimoniano in queste terre l’importanza dell’olivicoltura già nel Quattro-Cinquecento. Sembra che siano due i motivi per i quali la tradizione locale attribuisca iI nome CORONCINA: la forma del frutto: la piccola sporgenza che il frutto presenta nella saldatura dei due carpelli è molto simile ad una corona e iI ramo fruttifero: il modo di fruttificare della varietà lungo iI ramo lo rende simile alla corona del rosario. Per questi motivi la Coroncina viene localmente chiamata anche “Oliva a corona” o “Coronella”. Sembra che siano due i motivi per i quali la tradizione locale attribuisce il nome “coroncina”.

L’impianto degli oliveti in queste aree, avvenuto in passato in virtù delle caratteristiche di rusticità della specie, e stato allora possibile grazie alla grande disponibilità di manodopera a basso costo. Successivamente al “boom economico” degli anni Sessanta e alto spopolamento dalle campagne, ha reso progressivamente sempre meno interessante questa coltura. Non è stato di certo un caso che già negli anni Cinquanta era stato chiuso l’antico frantoio della Parrocchia di Pievefavera. L’esistenza di queste comunità di olivi in ambiente severo, più o meno isolate, ha fatto si che, con il passare dei secoli, dalle poche varietà di olivo presenti nell’antichità, si sia arrivati alla diversificazione attuale di varietà locali. E’ piacevole ipotizzare che le origini della varietà Coroncina possano farsi risalire ai primi olivi (piante “colonizzatrici” di ambienti agronomici impiantati dagli antichi Romani all’epoca del loro insediamento nel territorio di Caldarola in località Pievefavera.

ZONA TIPICA DI PRODUZIONE
Varietà presente principalmente in provincia di Macerata, nei comuni di Caldarola, Serrapetrona, Belforte del Chienti, Camporotondo e Cessapalombo. È anche conosciuta, localmente, come corallina, coronella, oliva a corona. Le indagini territoriali hanno permesso di verificare la presenza di piante di Coroncina anche al di fuori dell’area oggetto di studio, e più precisamente nei comuni limitrofi di San Ginesio, Tolentino, San Severino, fino ad arrivare ad aree più interne e ad altitudini superiori, nei comuni di Camerino (Pozzuolo, Statte, Le Tegge), Pievebovigliana (San Maroto, San Giusto), Fiastra (Collemese, San Salvatore, Cupa, Fosse), Monte San Martino. Avendo riscontrato alcuni esemplari secolari di Coroncina, nel comune di Caldarola frazione di Pievefavera, si può sicuramente dire che è una varietà ben radicata nel territorio, che è riuscita a sopravvivere nel tempo a numerose avversità climatiche ed a situazioni pedologiche difficili.

UTILIZZAZIONE GASTRONOMICA
L’olio di Coroncina, estratto dalle drupe a giusta maturazione, presenta un colore verde tendente al giallo, grazie a un buon contenuto in clorofilla. E’ piuttosto fluido per un buon rapporto tra acidi grassi insaturi e saturi. All’olfatto si percepisce un fruttato medio, di tipo verde, con sentori di erba e di carciofo.
Al gusto presenta spiccate caratteristiche di amaro e piccante
I piatti che danno maggiore esaltazione all’olio extra vergine di oliva della varietà Coroncina, approfittato della disponibilità di molte massaie che in diverse occasioni hanno svelato alcuni dei loro preziosi segreti.

Un menu tipico prevede le antiche merende:

  • Il pane condito
  • La bruschetta

I primi piatti:

  • La minestra di pane
  • La minestra di ceci

I secondi e I contorni:

  • Il pollo alla griglia
  • Le “foje cotte”
  • La misticanza
  • L’insalata di arance e olive nere

I dolci fatti con l’olio:

  • Cavallucci
  • Pane di mosto
  • La pizza di Pasqua
  • Le ciambelle di Pasqua.
Aziende che custodiscono questa risorsa