Olivo Moraiolo

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Olivo Moraiolo

Olivo Moraiolo

Olivo Moraiolo

Olea europaea L.

RISCHIO DI EROSIONE Basso

DESCRIZIONE Varietà coltivata nell’intero territorio olivicolo regionale, ove rappresenta la cultivar tradizionale più diffusa. Essa rappresenta almeno il 90% del patrimonio olivicolo storico della fascia olivata compresa tra Assisi e Spoleto, fino alla conca Ternana.

CENNI STORICI La gran parte degli alberi della varietà Moraiolo rappresentano ricacci delle gelate del 1956 e del 1985, dai quali è difficile poter stimare l’età. Tuttavia, numerosi alberi con tronchi originali si sono conservati soprattutto nella parte meridionale e a minor rischio da freddo dell’Umbria. Tra questi, molte sono state segnalate in un lavoro di prospezione svolto dall’APROL (Scatolini et al., 2005), mentre in località San Vittore, Comune di Otricoli (Terni), è stato rinvenuto un albero di “Moraiolo” (identificato geneticamente attraverso l’analisi molecolare) di notevoli dimensioni che, dall’esame dell’età del legno residuo stabilita con l’analisi al 14C e dalla misurazione delle dimensioni del tronco, è risultato avere un’età di circa 680 anni (±62 anni), testimoniando così la lunghissima presenza in loco di questa varietà (Pannelli et al., 2010).

ZONA TIPICA DI PRODUZIONE Il “Moraiolo”, pur essendo diffuso anche nelle regioni limitrofe di Toscana (con lo stesso nome), Marche e Lazio (con il sinonimo Carboncella), rappresenta indiscutibilmente la varietà di olivo caratterizzante l’olivicoltura umbra, in considerazione delle peculiari caratteristiche dell’olio e del fatto che è l’unica in grado di sopravvivere e produrre abbondantemente lungo le pendici sassose e aride del Subasio, Monte Brunette e dei Monti Martani.

CARATTERISTICHE SENSORIALI DELL’OLIO DURANTE LA MATURAZIONE
Effetto maturazione: i profili sensoriali degli oli appaiono squilibrati per il prevalere di sensazioni di amaro, pungente e fieno.
Effetto stagionalità: gli oli prodotti dalla varietà sono risultati influenzati dall’andamento stagionale.


Testi tratti da “Schede Registro Regionale delle risorse genetiche autoctone della Regione Umbria”.

Aziende che custodiscono questa risorsa